Topolino e Paperino in galera, ecco le foto segnaletiche Disney

Brutti, sporchi e cattivi, probabilmente dipendenti da droghe e alcool e sull’orlo di una crisi di nervi. Così un illustratore di Miami reinventa Topolino, Paperino e gli altri personaggi di Walt Disney.

Se siete amanti del mondo Disney, se siete cresciuti nel mito di Topolino, Paperino e Pippo e se ancora oggi che siete ormai padri di famiglia, sbirciate dagli albi dei vostri bambini, forse questa gallery vi desterà un po' di curiosità. Jose Duran, un graphic designer di Miami, ha creato una collezione che ha chiamato "Bad Guys" e che contiene un bel po' di personaggi classici del mondo Disney alle prese con la mugshot, la classica foto segnaletica prima di entrare in gabbia.

Il graphic designer li ha immaginati brutti, sporchi e cattivi: hanno sguardi tesi, probabilmente sono sull'orlo di una crisi di nervi e sono ricoperti di piercing e tatuaggi. Non sono esattamente quelli a cui affidereste senza problemi sogni e speranze dei vostri figli, nei loro sguardi si legge un passato complicato, fatto di dipendenze da alcool e droghe.

 


Alcune curiosità


I doppiatori di House of Mouse - Il topoclub

TITOLO ITALIANO: "House of Mouse - Il TopoClub"

TITOLO ORIGINALE: "House of Mouse"

PRODUZIONE: Walt Disney Television

TRASMESSO NEGLI USA: Disney Channel, dal 27 gennaio 2001 al 3 ottobre 2003

TRASMESSO IN ITALIA: Disney Channel, dal settembre 2001; RaiDue, dall'ottobre 2003 (e repliche nell'estate 2011); Toon Disney, dal 24 dicembre 2004

NUMERO EPISODI: 52 (4 stagioni)

DURATA EPISODIO: 22 minuti

SIGLA: originale americana ("Rockin' at the House of Mouse", scritta ed eseguita da Brian Setzer); italiana.

  • PERSONAGGI PRINCIPALI

    DOPPIATORI ORIGINALI

    DOPPIATORI ITALIANI

    TOPOLINO,
    gestore locale e presentatore

    Wayne Allwine

    ALESSANDRO QUARTA

    PAPERINO,
    portiere del locale

    Tony Anselmo

    LUCA ELIANI

    MINNI,
    contabile del locale

    Russi Taylor

    PAOLA VALENTINI

    PAPERINA,
    receptionist del locale

    Tress MacNeille

    LAURA LENGHI

    PIPPO,
    capocameriere

    Bill Farmer

    ROBERTO PEDICINI

    MAX,
    posteggiatore (figlio di Pippo)

    Jason Marsden

    SIMONE CRISARI

    QUI, QUO, QUA,
    rock-band del locale

    Tony Anselmo

    LAURA LENGHI

    PLUTO,
    assistente di palco

    Bill Farmer (solo versi)

    MARCO DE RISI (solo versi)

    PIETRO GAMBADILEGNO,
    proprietario del locale

    Jim Cummings

    MASSIMO CORVO

    ORAZIO,
    macchinista

    Bill Farmer

    LUIGI ROSA

    CLARABELLA,
    giornalista di gossip

    Jane Withers

    EMANUELA BARONI

    MICROFONO MIKE,
    annunciatore nello show

    Rod Roddy

    FRANCESCO PRANDO

    VOCE NARRANTE dei Mickey Mouse Works

    Corey Burton
    John Cleese (corti di Pippo)

    CARLO REALI
    MICHELE KALAMERA
     (corti di Pippo)

    VOCE FUORI CAMPO episodi della "House of Mouse"

     

    LESLIE LA PENNA

     

    PERSONAGGI BUONI *

    DOPPIATORI ORIGINALI

    DOPPIATORI ITALIANI

    BIANCANEVE,
    Biancaneve e i sette nani

    Carolyn Gardner

    ILARIA LATINI

    BRONTOLO,
    Biancaneve e i sette nani

    Corey Burton

    BRUNO ALESSANDRO

    EOLO,
    Biancaneve e i sette nani

    Bob Joles

    BRUNO ALESSANDRO

    GONGOLO,
    Biancaneve e i sette nani

    Kevin Schon

    FABRIZIO MANFREDI

    MAGO DELLO SPECCHIO, Biancaneve e i sette nani

    Tony Jay

    SAVERIO INDRIO

    PINOCCHIO,
    Pinocchio

    Michael Welch

    LEONARDO LA PENNA

    GEPPETTO,
    Pinocchio

    Tony Pope

    SANDRO PELLEGRINI

    FATA AZZURRA,
    Pinocchio

    Rosalyn Landor

    FRANCESCA GUADAGNO

    GRILLO PARLANTE,
    Pinocchio

    Eddie Carroll

    PINO FERRARA

    TIMOTEO,
    Dumbo l'elefantino volante

    Corey Burton

    DANILO DE GIROLAMO

    JIM CORVO,
    Dumbo l'elefantino volante

     

     

    BAMBI,
    Bambi

    Noah Luke

    JACOPO BONANNI

    JOSÉ CARIOCA,
    I tre caballeros

    Rob Paulsen

    LUIGI FERRARO

    PANCHITO,
    I tre caballeros

    Carlos Alazraqui

    EDOARDO NEVOLA

    GIANNI LA BALENA
    Musica maestro

    Paul Sabella

    ROBERTO STEINER 

    CENERENTOLA,
    Cenerentola

    Jennifer Hale

    MONICA WARD

    FATA SMEMORINA,
    Cenerentola

    Russi Taylor

    ALINA MORADEI

    ALICE,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Kathryn Beaumont

    MONICA WARD

    CAPPELLAIO MATTO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    ROMANO GHINI

    LEPROTTO BISESTILE,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Maurice LaMarche

    DANIELE VALENTI

    BIANCONIGLIO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    MINO CAPRIO

    SIGNOR SERRATURA,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    SANDRO PELLEGRINI

    PINCO PANCO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    AMBROGIO COLOMBO

    PANCO PINCO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    AMBROGIO COLOMBO

    BRUCALIFFO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    ROBERTO DRAGHETTI

    CARTA DA GIOCO,
    Alice nel paese delle meraviglie

    Corey Burton

    LESLIE LA PENNA

    PETER PAN,
    Le avventure di Peter Pan

    Blayne Weaver

    ALESSIO DE FILIPPIS

    AURORA,
    La bella addormentata nel bosco

    Jennifer Hale

    LAURA LENGHI

    FLORA,
    La bella addormentata nel bosco

    Tress MacNeille

    GABRIELLA GENTA

    FAUNA,
    La bella addormentata nel bosco

    Russi Taylor

    MELINA MARTELLO

    SERENELLA,
    La bella addormentata nel bosco

     

    GIO'-GIO' RAPPATONI

    PONGO,
    La carica dei cento e uno

    Michael Bell

    FRANCESCO PRANDO

    PEGGY,
    La carica dei cento e uno

    Kath Soucie

    FRANCESCA FIORENTINI

    MAGO MERLINO,
    La spada nella roccia

    Hamilton Camp

    SANDRO PELLEGRINI

    ANACLETO,
    La spada nella roccia

    Andre Stojka

    MARCO BRESCIANI

    FLAPS,
    Il libro della giungla

    Jess Winfield

    MINO CAPRIO

    BUZZIE,
    Il libro della giungla

    Jess Harnell

    GEROLAMO ALCHIERI

    DIZZY,
    Il libro della giungla

    Jess Harnell

     

    ROMEO,
    Gli aristogatti

    Steven Curtis Chapman

    LESLIE LA PENNA

    DUCHESSA,
    Gli aristogatti

    Russi Taylor

    MELINA MARTELLO

    WINNIE THE POOH,
    Le avventure di Winnie The Pooh

    Jim Cummings

    MARCO BRESCIANI

    PIMPI,
    Le avventure di Winnie The Pooh

    John Fiedler

    FABRIZIO VIDALE

    DE CASTOR,
    Le avventure di Winnie The Pooh

    Michael J. Gough

    MASSIMO LODOLO

    CHRISTOPHER ROBIN,
    Le avventure di Winnie The Pooh

    • Paul Tiesler

    DAVIDE PERINO

    BASIL L'INVESTIGATOPO,
    Basil l'investigatopo

    Maurice LaMarche

    MARCO METE

    DODGER,
    Oliver & Company

    Frank Welker

     

    ARIEL,
    La sirenetta

    Jodi Benson

    PAOLA VALENTINI

    CUOCO LOUIS,
    La sirenetta

    Rene Auberjonois

    PAOLO LOMBARDI

    SEBASTIAN,
    La sirenetta

    Samuel E. Wright

    RONNY GRANT

    SCUTTLE,
    La sirenetta

    Mauriche LaMarche

    MARCO METE

    BELLE,
    La bella e la bestia

    Paige O'Hara

    BARBARA DE BORTOLI

    BESTIA,
    La bella e la bestia

    Robby Benson

    MASSIMO CORVO

    TOCKINS,
    La bella e la bestia

    David Ogden Stiers

    VITTORIO BATTARRA

    LUMIERE,
    La bella e la bestia

    Jerry Orbach

    LESLIE LA PENNA

    CHICCO,
    La bella e la bestia

    Nikita Hopkins

    LEONARDO LA PENNA

    SPOLVERINA,
    La bella e la bestia

    Kimmi Robertson

     

    MAURICE,
    La bella e la bestia

    Corey Burton

    PAOLO LOMBARDI

    ALADDIN,
    Aladdin

    Scott Weinger

    MASSIMILIANO ALTO

    GENIO,
    Aladdin

    Dan Castellaneta

    ROBERTO PEDICINI

    JASMINE,
    Aladdin

    Linda Larkin

    MANUELA CENCIARELLI

    SIMBA,
    Il re leone

    Cam Clarke

    RICCARDO ROSSI

    TIMON,
    Il re leone

    Kevin Schon

    ROBERTO PEDICINI

    PUMBAA,
    Il re leone

    Ernie Sabella

    ERNESTO BRANCUCCI (con il nome di MIRKO PONTRELLI)

    MUFASA,
    Il re leone

    Keith David

     

    HUGO,
    Il gobbo di Notre Dame

    Rosalyn Landor

    ROBERTO STOCCHI

    FILOTTETE,
    Hercules

    Robert Costanzo

    ENNIO COLTORTI

    ERCOLE,
    Hercules

    Tate Donovan

    CHRISTIAN IANSANTE

    ERCOLE da giovane,
    Hercules

    Russi Taylor

    LEONARDO LA PENNA

    MEG,
    Hercules

    Susan Egan

     

    ZEUS,
    Hercules

    Corey Burton

    VITTORIO DI PRIMA

    HERMES,
    Hercules

    Paul Shaffer

     

    MULAN,
    Mulan

    Ming-Na

    LAURA LENGHI

    MUSHU,
    Mulan

    Mark Mosely

    TONINO ACCOLLA

    CRI-CRI,
    Mulan

    Frank Welker

    --- (versi originali)

    TANTOR,
    Tarzan

    Jim Cummings

    ROBERTO STOCCHI

    KUZCO,
    Le follie dell'imperatore

    JP Manoux

    MASSIMILIANO ALTO

    SIGNORA PACKARD,
    Atlantis l'impero perduto

    Florence Stanley

     

     

    PERSONAGGI CATTIVI **

    DOPPIATORI ORIGINALI

    DOPPIATORI ITALIANI

    VECCHIA MENDICANTE,
    Biancaneve e i sette nani

    Louise Chamis

    PAOLA GIANNETTI

    CHERNABOG,
    Fantasia

    Corey Burton

    ROBERTO DRAGHETTI

    CAPITAN UNCINO,
    Le avventure di Peter Pan

    Corey Burton

    CARLO REALI

    MALEFICA,
    La bella addormentata nel bosco

    Lois Nettleton

    ANGIOLINA QUINTERNO

    CRUDELIA DE MON,
    La carica dei cento e uno

    Susan Blakeslee

    LUDOVICA MODUGNO

    SHERE KAHN,
    Il libro della giungla

    Tony Jay

    ALESSANDRO ROSSI

    KAA,
    Il libro della giungla

    Jim Cummings

    SERGIO TEDESCO

    RE LARRY (RE LUIGI),
    Il libro della giungla

    Jim Cummings

    MASSIMO RINALDI

    SCERIFFO DI NOTTINGHAM,
    Robin Hood

    Bill Farmer

    MINO CAPRIO

    PRINCIPE GIOVANNI,
    Robin Hood

    Kevin Michael Richardson

    PIETRO BIONDI

    PROFESSOR RATIGAN,
    Basil l'investigatopo

    Maurice LaMarche

    GLAUCO ONORATO

    URSULA,
    La sirenetta

    Pat Carroll

    CRISTINA GRADO

    GASTON,
    La bella e la bestia

    Richard White

    ROBERTO PEDICINI

    JAFAR,
    Aladdin

    Jonathan Freeman

    MASSIMO CORVO

    IAGO,
    Aladdin

    Gilbert Gottfried

    MARCO BRESCIANI

    ADE,
    Hercules

    James Woods

    MASSIMO VENTURIELLO (1^ voce)
    RODOLFO BIANCHI
     (2^ voce)

    PENA,
    Hercules

    Bobcat Goldthwait

    DANILO DE GIROLAMO

    PANICO,
    Hercules

    Matt Frewer

    MINO CAPRIO

    YZMA,
    Le follie dell'imperatore

     

    LUDOVICA MODUGNO

     

    PERSONAGGI
    BANDA DISNEY ***

    DOPPIATORI ORIGINALI

    DOPPIATORI ITALIANI

    EZECHIELE LUPO
    (Big Bad Wolf)

    Jim Cummings

    MASSIMO GENTILE

    LUPETTO
    (Little Bad Wolf)

    Sam Gifaldi

    ILARIA STAGNI

    TOMMI
    (Fiddler Pig)

    Pat Musick

     

    TIMMI
    (Fifer Pig)

    Cathy Cahn

     

    GIMMI
    (Pratical Pig)

    Bill Farmer

    ALESSANDRO QUARTA

    FRATEL CONIGLIETTO,
    I racconti dello Zio Tom

    Jess Harnell

     

    ZIO PAPERONE
    (Uncle Scrooge)

    Alan Young

    GIORGIO LOPEZ

    MACCHIA NERA
    (Panthom Blot)

    John O'Hurley

    MASSIMO RINALDI

    BENNY IL TAXI,
    Chi ha incastrato Roger Rabbit

    Charles Fleischer

    ROBERTO DRAGHETTI

    ROXANNE,
    In viaggio con Pippo

    Grey Delisle

    PERLA LIBERATORI

    ORSO GELSOMINO
    (Humprey Bear)

    Jim Cummings

    ROBERTO DRAGHETTI

    RANGER OCARINA
    (J. Audubon Woodlore)

    Corey Burton

    VITTORIO BATTARA

    PICO DE' PAPERIS
    (Ludwing Von Drake)

    Corey Burton

    GEROLAMO ALCHIERI

    MAMMA DI PICO DE' PAPERIS
    (Mrs. Von Drake)

    Corey Burton (voce)

    DANIELA CAROLI (voce)

    CIP
    (Chip)

    Nikita Hopkins

    ANTONELLA RINALDI

    CIOP
    (Dale)

    Tress MacNeille

    TEO BELLIA

    DIAVOLO DI PLUTO
    (Devil Pluto)

    Penn Jillette

    ROBERTO DRAGHETTI

    ANGELO DI PLUTO
    (Angel Pluto)

    Eric Idle

    FRANCESCO MEONI

    CICCIO
    (Gus Goose)

    Frank Welker

    --- (versi)

    MORTIMER
    (Mortimer Mouse)

    Mauriche LaMarche

    FRANCO MANNELLA

    FAINA,
    Chi ha incastrato Roger Rabbit

    Jim Cummings

    ANTONIO PALUMBO

    COMM. ADAMO BASETTONI,
    (Chief Seamus O'Hara)

    Corey Burton

    RINO BOLOGNESI

    CHIQUITA
    (Clara Clurk)

    Russi Taylor

    MONICA BERTOLOTTI

    BABBO NATALE
    (Santa Claus)

    Corey Burton

    ROBERTO STOCCHI

    CAPPUCCETTO ROSSO
    (Little Red Riding Hood)

    Tress MacNeille

    ILARIA LATINI

    SHELBY TARTARUGA
    (Shelby)

    Jeff Bennett

    --- (versi originali)

    SALTY LA FOCA
    (Salty)

    Frank Welker

    --- (versi originali)

    SCIMMIA
    (Censor monkey)

    Jim Cummings

     

     

    GUEST STAR

    DOPPIATORI ORIGINALI

    DOPPIATORI ITALIANI

    MR. T (ep. 50)

    Mr. T

    BRUNO ALESSANDRO

    ROY EDWARD DISNEY

    Roy E. Disney

    LESLIE LA PENNA

    DENNIS IL PAPERO

    Jeff Bennett

     

    NONNA DI PIETRO

    Jim Cummings

    MASSIMO CORVO

    • EDIZIONE ITALIANA PRODOTTA DA: DISNEY CHARCAHTER VOICES INTERNARIONAL, INC.

    • DOPPIAGGIO ITALIANO: ROYFILM srl

    • SONORIZZAZIONE: INTERNATIONAL RECORDING srl

    • DIALOGHI ITALIANI: ELISA GALLETTA

    • DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: LESLIE JAMES LA PENNA (ep. 1-26), VITTORIA FEBBI (ep.27-52)

    • ASSISTENTE AL DOPPIAGGIO: YURI BEDINI

    • TESTI ITALIANI DELLE CANZONI: PERTITAS (per gli estratti dai Classici Disney databili fino al 1984); ERMAVILO

    • DIREZIONE MUSICALE: ERMAVILO

    • CANZONI INCISE PRESSO: TRAFALGAR STUDIOS - Roma

    NOTE
    a cura di Marco Volpe

     

     


A Milano arriva la mostra sui classici d’animazione Disney

 

Il 2020 a Milano sarà all’insegna della Disney. Il MUDEC, il Museo delle Culture, ospiterà infatti una lunga mostra dedicata completamente all’animazione e in particolare ai classici della Disney, rivelandone la genesi e il dietro le quinte.

 

La mostra aprirà il 19 marzo 2020, il giorno della Festa del papà, rivolgendosi alle famiglie, agli adulti e a tutti gli appassionati dei grandi film disneyani. Resterà visitabile per circa sei mesi, fino al 19 settembre 2020.

 

Il titolo della mostra è già deciso e sarà Disney: L’arte di raccontare storie. Presenterà infatti come i Disney Studios hanno realizzato i loro capolavori a partire dai primi esperimenti e cortometraggi negli anni ’20 fino alle più recenti innovazioni.

 

Il MUDEC è stato inaugurato nel 2014 e sorge in via Tortona, non lontano dalla stazione di Milano – Porta Genova. È aperto tutti i giorni della settimana con orario 9:30-19:30, con eccezione del lunedì, in cui fa mezza giornata (dalle 14:30 alle 19:30), e del giovedì e del sabato, quando rimane aperto fino alle 22:30.

La mostra verrà curata dalla The Walt Disney Animation Research Library. I biglietti si potranno acquistare direttamente dal sito del Museo, anche se per il momento la mostra non è ancora segnalata tra quelle in arrivo.


And the Oscar goes to… I migliori cortometraggi d’animazione Disney

Gennaio è un mese come tanti, il primo di dodici e l’inizio di un nuovo anno; ma per gli appassionati di cinema, gennaio significa una sola cosa: nominations degli Oscar!

La notte degli Oscar è l’evento più elegante di Hollywood, indubbiamente il più atteso: vengono conferiti, infatti, i premi più prestigiosi del mondo del cinema! Ovviamente, fin dalla sua nascita, la Walt Disney ha collezionato candidature su candidature e anche tante statuine d’oro.

Quindi, benvenuti in questa nuova rubrica, interamente dedicata alla cerimonia degli Oscar! Ripercorreremo insieme le nomination e le vittorie più importanti di Walt Disney, dalle primissime statuine fino ad oggi! Con questa rubrica, vi accompagneremo dalle nominations fino alla serata degli Oscar.

 

In questo primo capitolo parleremo dei migliori cortometraggi d’animazione, in particolare i cartoni appartenenti alle Silly Symphonies, la serie di corti animati più famosa della Walt Disney. Da qui, partiremo per un lungo viaggio, partendo dal passato più lontano, per arrivare al presente… vi auguro una buona lettura!

1932 – Fiori e Alberi

L’elegantissimo corto animato Fiori e Alberi è il primo cortometraggio a colori prodotto dalla Walt Disney. Inizialmente prodotto in bianco e nero a causa del budget limitato, Walt decise di andare contro tutto e tutti e cancellò quanto era stato originariamente fatto e riprodusse il corto a colori.

In questa sua lungimiranza si dimostra una tattica vincente, Fiori e Alberi è infatti acclamato dalla critica, un successo commerciale che non ha precedenti, nella breve storia della neonata azienda Disney.

Fiori e Alberi è una storia delicata, profonda. Il passaggio dall’inverno alla primavera fa da culla a questo racconto, la flora e la fauna si preparano al cambio di stagione e sono lo sfondo della storia d’amore che nasce tra un giovane arbusto e un albero donna, piantato vicino a lui.

L’atteggiamento dell’albero nei confronti della sua amata ricorda quel corteggiamento di cui parlano i nostri nonni, fatto di belle parole e bei gesti, sorrisi sinceri e sguardi innamorati. È splendido il modo in cui, in pochi minuti, si vedano un po’ tutte le fasi dell’innamoramento: dal corteggiamento, alla consapevolezza di amare quella persona, passando per l’essere disposti a tutto per chi si ama, fino a giungere alla conseguente felicità contagiosa di due innamorati.

Nella sua semplicità, questo corto animato contiene molti profondi significati e l’Academy ha voluto premiare sia la semplicità della trama, sia la purezza dell’amore, colorata ancor di più dalla meraviglia che è la natura.

Nello stesso anno, Walt Disney in persona riceve l’Oscar alla carriera, per aver creato il personaggio di Topolino. Rappresenta il primo trionfo di una lunga serie che lo porterà a detenere il record assoluto per nomination e premi vinti, con 26 statuine su 59 candidature.

1934 – I tre Porcellini

La storia è semplice e la conosciamo tutti, ma cosa risalta di questi tre buffi personaggi? Sicuramente i caratteri! Intanto, sono antropomorfizzati: quindi, pur essendo degli animali, vivono e si comportano come gli umani (costruiscono case, suonano, ballano etc.). È facile immedesimarsi in loro, specie se si hanno dei fratelli o delle sorelle: Tommy e Timmy sono i due immaturi, più frivoli e spensierati. Mentre Jimmy è un po’ il papà di turno (infatti, il loro povero papà è, come si nota, una salsiccia appesa al muro), è un po’ burbero, ma sa quando è il momento di scherzare e quale di fare i seri. Il povero lupo non ha scampo contro l’astuzia del fratello maggiore. Ecco cosa ha premiato l’Academy, ben 85 anni fa: la rappresentazione della quotidianità. Tutti ci possiamo identificare nei tre porcellini, nei loro comportamenti e nella loro vita familiare.

Infatti, I tre Porcellini è considerato il cortometraggio di maggior successo della storia, guadagnò 250.000 dollari, al fronte dei “soli” 22.000 spesi per realizzarlo.

 

Curiosità sulla colonna sonora: la canzone Chi ha paura del grande lupo cattivo? divenne subito un cult negli Stati Uniti, tant’è che è un’espressione usata nel linguaggio corrente; pare, infatti, che gli statunitensi si sentissero rappresentati dai tre porcellini del film in quanto, così come loro con il Lupo, stavano combattendo contro la Grande Depressione, dalla quale lentamente gli USA si stavano rialzando. Anni dopo, la stessa canzone fu usata per ritrarre Adolf Hitler come lupo cattivo.

Piccola nota: esistono dei sequel di questo corto, uno vede protagonisti i figli del lupo; l’altro vede come co-protagoniste Cappuccetto Rosso e la nonna.

Dal 1935 al 1938 – trionfo di premi Oscar

Quattro anni consecutivi di successi agli Oscar per il miglior cortometraggio d’animazione per Walt Disney, che ancora una volta dimostra il suo talento smisurato nel riprodurre favole già ampiamente famose e conosciute, dando però loro un’impronta interamente nuova e personale, che le distingue da qualsiasi altra rappresentazione.

Il primo di questi quattro trionfi è La lepre e la tartaruga: la celebre sfida, che dimostra che non bisogna sottovalutare le capacità dell’avversario e sopravvalutare il proprio talento, è un successone, tanto che non mancherà un sequel, che vedrà i due protagonisti affrontarsi sul campo da boxe.

Il 1936 vede la vittoria del corto I tre micetti orfani; una storia dolcissima di riscatto, un insegnamento prezioso per tutti noi, poiché ci ricorda che ogni vita umana è preziosa e va custodita come un tesoro. Che l’Academy abbia voluto premiare questo importante messaggio, magari facendo campagna contro l’abbandono degli animali?

Il terzo premio Oscar consecutivo se lo aggiudica il corto Il cugino di campagna, riproduzione della favola greca di Esopo Il topo di campagna e il topo di città, che racconta del topolino di campagna che fa visita al cugino che abita in città e capisce come i loro due stili di vita siano diversi. L’Academy avrà sicuramente apprezzato il rifacimento in chiave moderna di una favola antica, premiando anche l’attualità del topolino che si sente spaesato, davanti a quelli che sono dei modi di vivere completamente diversi, come si sente chiunque decida di cambiare vita.

Questo poker si conclude con la vittoria de Il vecchio mulino: è un piccolo capolavoro perché, pur non mostrando scene di vita quotidiana, pur non essendoci personaggi che interagiscono tra loro, riesce ad affascinare lo spettatore mostrando semplicemente il movimento delle pale di un vecchio mulino e gli animali che vivono al suo interno, che rischiano di veder distrutta la loro dimora per via di un violento temporale. È un corto semplice, ma immediato; arriva subito allo spettatore e, ancora una volta, Walt Disney dà prova della sua grandezza.

1939 – Il toro Ferdinando

Ho molto a cuore questo cortometraggio, poiché lancia un messaggio potente contro quello che è un fenomeno che tutt’ora è difficile da combattere: la corrida. Il protagonista è il toro Ferdinando, più interessato ai fiori che a combattere contro il matador.

 

È una piccola perla della cinematografia, l’Oscar è sicuramente meritatissimo, soprattutto per l’impatto del suo significato, bastano pochi minuti per voler bene a Ferdinando e rendersi conto, ancor di più, di che piaga sociale è la lotta con i tori nell’arena.

1943 – The Fuehrer’s Face

Il giorno della memoria è vicino e voglio concludere questo articolo parlandovi di questo corto politico, dove Paperino sogna di lavorare in una fabbrica della Germania nazista; è un lampante esempio di propaganda statunitense, durante la seconda guerra mondiale.

Il forte messaggio politico fece guadagnare un Oscar a questo corto, sicuramente diverso da qualsiasi altro prodotto fino a quel momento dalla Disney, tant’è che Paperino nei panni di un nazista (se pur a mo’ di “presa in giro”) fece sì che questo corto quasi non circolò per diversi anni.

Era un’epoca diversa, c’era tanta paura; questo corto è stato il modo di Walt Disney di esorcizzare quel demone che era la seconda guerra mondiale, identificata nella figura di Hitler. L’Oscar è, a mio avviso, assolutamente meritato. Il cinema ha un fortissimo impatto emotivo sulle masse, sicuramente anche questo corto ha contribuito a far crescere nelle persone un pensiero politico e sociale, facendo sì che l’individuo prendesse una posizione in merito a quel che stava accadendo in quegli anni.


Il primo film del dopo-Walt

Facciamo un salto in avanti di 35 anni. Dopo Biancaneve e i sette nani, e soprattutto dopo la guerra, l’attività dei Disney studios si fece più intensa. Accanto ai film d’animazione – sempre molto dispendiosi – arrivarono film in live action, serie TV, speciali e molti altri progetti. I “classici” continuarono ad uscire. Furono prodotti Pinocchio, Fantasia, Dumbo, Bambi. E poi Cenerentola, Alice nel paese delle meraviglie, Le avventure di Peter Pan e così via. Il 15 dicembre 1966, però, Walt Disney morì, e lo studio si trovò a dover andare avanti senza di lui.

Il primo film prodotto senza alcuna supervisione di Walt fu Robin Hood. Un film a basso budget, costruito anche riciclando animazioni di film precedenti (in particolare de Il libro della giungla). Un film che infatti non convinse pienamente la critica, ma che ebbe invece un grandissimo successo tra il pubblico. Un successo che perdura ancora oggi, a giudicare dalle vendite delle riedizioni. D’altro canto, ancora oggi in questa pellicola si possono apprezzare la simpatica stilizzazione dei protagonisti, la trama avventurosa e rocambolesca e le canzoni azzeccate e influenzate dal gusto del tempo.

 


Il re leone: il film più bello della Disney

Il migliore di sempre?

Il re leone uscì subito dopo Aladdin, nel 1994. Ed è, forse, il miglior film disneyano di ogni epoca. Non a caso, per produrlo e scriverlo si fecero davvero le cose in grande. Per la storia non ci si basò su leggende o favole antiche, ma si misero insieme vari elementi richiamandosi a classici del teatro come l’Amleto, il Riccardo III e il Macbeth, o a storie bibliche come quelle di Giuseppe e Mosè. Ne nacque un film che è difficile definire per bambini, in cui l’elemento tragico domina la prima parte del film, seguito poi da una parte più comica e da un’altra avventurosa.

Il film si avvaleva di una colonna sonora scritta da Elton John e Tim Rice (e cantata in italiano anche da Ivana Spagna), mentre dal punto di vista del doppiaggio si impose l’usanza di utilizzare attori famosi. Nella versione originale recitarono, infatti, Matthew Broderick, Jeremy Irons, James Earl Jones, Whoopi Goldberg, Rowan Atkinson ed altri, mentre in quella italiana lavorarono tra gli altri Tullio Solenghi e Vittorio Gassman. Il risultato fu eccellente e portò nelle casse della Disney praticamente 1 miliardo di dollari (senza contare le riedizioni e l’home video), oltre a due premi Oscar (quando non c’era ancora quello per il miglior film d’animazione) e tre Golden Globe.


Disney+ tra sinfonie e porcellini: i migliori corti di Walt Disney

Nel 1928 Walt Disney e Ub Iwerks, che pochi anni dopo avrebbe lasciato il collega di sempre, diedero vita a Plane Crazy, il primo cortometraggio d'animazione della serie Mickey Mouse, nonché la prima apparizione di Topolino e Minnie. Proiettato nel maggio 1928 a Hollywood, uscì in un primo momento in una versione muta, privo di un distributore ufficiale. Per poterlo vedere sul grande schermo bisognerà attendere l'anno successivo, quando Steamboat Willie e Topolino gaucho avranno già permesso al pubblico di conoscere e incontrare Mickey Mouse.
La storia rappresentò un evento davvero unico nella carriera di Walt Disney, tanto affezionato all'impresa di Charles Lindbergh da riprenderla nella sua prima storia a fumetti, Topolino nell'isola misteriosa, del 1930.
Da quel momento in avanti, la produzione animata di Disney fu florida, regalando al mercato quasi 30 anni di corti di altissimo livello, inanellando successi e Oscar.

Grazie a Disney+ buona parte di quei corti è ora recuperabile, non tutti doppiati in italiano purtroppo, ma in una qualità che ci permetterà di fare un salto a quando eravamo bambini e li aspettavamo per le ennesime repliche della domenica mattina sui canali Rai. Abbiamo deciso di selezionare i sette cortometraggi più importanti tra quelli proposti su Disney+, raccontando le qualità di ognuno.

La gallinella saggia

Magari vi aspettavate Steambot Willie come cortometraggio d'esordio di questa selezione, ma abbiamo pensato di agire fuori dagli schemi, diversamente dalle solite liste che partono con la nascita di Topolino. The Wise Little Hen, del 1934, diretto da Wilfred Jackson, sancì il debutto sullo schermo da parte del personaggio di Paperino, con Ub Iwerks che dopo aver dato vita a Mickey Mouse e gran parte dei personaggi ideati da Walt Disney si era licenziato per seguire una nuova avventura insieme a Pat Powers, ex distributore dei corti di Walter.
È scontato dire che il successo arrivò per La gallinella saggia e non per La gallina e il porcellino, con Ub che pensò di dare maggior spazio a Meo Porcello, sacrificando Paperino, che la Storia sancì come grande nuova scoperta e futuro campione d'incassi per quasi cent'anni.
La trama partiva proprio da una gallina, alla ricerca di qualche aiutante che potesse supportarla nel piantare il mais: i suoi vicini sono Meo Porcello e Paperino, fondatori del Club dell'Ozio. Due nullafacenti cronici che non hanno assolutamente voglia di impegnarsi in qualche attività manuale, tantomeno intellettiva.

Il loro tentativo di sfuggire a qualsiasi azione fingendosi malati li ricompenserà con una dissetante bottiglia di olio di ricino consegnata dalla gallina, facendo sì che la carriera di sfaccendato da parte di Paperino decollasse verso il firmamento.
La gallinella saggia fu anche il primo incarico di Clarence Nash come doppiatore di Paperino: l'attore negli anni diede anche la voce a Qui, Quo, Qua e Paperina. Nash doppiò anche Meo Porcello, che ebbe ben poca fortuna.
Nel corso dello stesso anno, dato il successo ottenuto, Ted Osborne scrisse anche un adattamento a fumetti, che venne pubblicato con una leggera differenza rispetto alla storia originale, ma mantenendo comunque il carattere e lo stile inconfondibile di quel papero che debuttò come il re delle scene.

Il concerto bandistico

The Band Concert inizialmente aveva il nome di Fanfara, ma negli anni novanta venne rinominato Il concerto bandistico in Italia, titolo col quale arriva anche su Disney+. L'importanza storica del cortometraggio pubblicato nel 1935 e della durata di nove minuti ha una duplice strada: da un lato rappresentò un primo tentativo da parte di Walt Disney di creare un'opera al pari di Fantasia, che entrò in produzione due anni più tardi, dall'altro fu il primo cortometraggio animato di Mickey Mouse a essere a colori, così da favorire anche la prima apparizione non in bianco e nero di Pippo e Orazio Cavezza.
Il lavoro dal punto di vista musicale e dell'animazione non stregò l'Academy tanto quanto avvenuto anni prima con Fiori e alberi, ma colpì invece Arturo Toscanini: si dice che il direttore d'orchestra italiano andò a vederlo sei volte al cinema, rimanendo affascinato dal lavoro di coesione fatto da Walt Disney con la musica.

La trama, d'altronde, era un'esaltazione totale della musica orchestrale, con Topolino nei panni di un direttore per suonare l'ouverture del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini. Pippo impegnato al clarinetto, Orazio alle percussioni, Meo Porcello alla tromba e Clarabella al flauto, Paperino interviene come disturbatore cronico, desideroso di partecipare al concerto.
Con il suo flauto inizia quindi a suonare Turkey in the Straw, una delle più antiche canzoni popolari americane, spostando l'attenzione su di sé e attirando le ire di Topolino. Prima di diventare inseparabili amici e intraprendere numerose avventure insieme, il topo e il papero se le diedero di santa ragione, scatenando anche un tornado che rovinò qualsiasi speranza musicale.

Attraverso lo specchio

Il cortometraggio originale venne pubblicato nel 1936, con la storia firmata da Joe Grant, che un anno più tardi avrebbe iniziato a lavorare a Fantasia, prima di passare a Dumbo.
Grant, come ispirazione per la parte danzata del corto, nel quale Topolino attraversa uno specchio magico e si ritrova a contatto con oggetti animati, riprese un famoso numero di danza di Fred Astaire, attore-ballerino che circa vent'anni dopo si contese il ruolo di Bert in Mary Poppins con Dick van Dyke, vinto poi da quest'ultimo. Fu un primo tentativo di elaborare e parodizzare la Alice di Lewis Carroll, prima di arrivare al famosissimo Alice nel paese delle meraviglie.

Cip e Ciop

Non si tratta purtroppo dell'esordio dei due chipmunk, ma del primo cortometraggio con Cip e Ciop disponibile su Disney+. Siamo nel 1947 e i due inseparabili e fastidiosi scoiattoli hanno già fatto la loro apparizione due anni prima, ma è in questo film che avviene il tanto atteso e fortunato incontro con Paperino, che dà il via a una serie interamente dedicata ai dispetti che Cip e Ciop fanno al papero. Nel cortometraggio per la prima volta gli scoiattoli vengono rappresentati con un carattere diverso l'uno dall'altro. Fu Dick Kinney a pensare che fosse necessario distinguerli tra loro, dando a Cip un aspetto molto più serioso e riflessivo, mentre a Ciop toccò un carattere da tontolone. La loro storia, iniziata come antagonisti di Pluto, si evolve così fino a metà degli anni Cinquanta, sempre con Paperino, per poi terminare il loro periodo di gloria con Due scoiattoli in barca, firmato da Jack Kinney nel 1956. Soltanto nel 1989 Cip e Ciop tornarono, stavolta nella serie animata accanto a Monterey Jack, Scheggia e Zipper, per dare battaglia al terribile Gattolardo.

La roulotte di Topolino

Nel 1938 Ben Sharpsteen si occupa della regia di quello che è il cortometraggio forse tra i più famosi di sempre della produzione di Walt Disney. Mentre il cineasta americano è alle prese, insieme con Leopold Stokowski, alla scrittura di Fantasia e alla supervisione di Pinocchio, il trio composto da Topolino, Paperino e Pippo trova la propria alchimia diventando un vero e proprio fulcro della produzione animata di Burbank.
La serie è fortunatissima e abbiamo scelto Mickey's Trailer tra i tanti perché meglio di tutti rappresenta la coesione di quel gruppo che andò poi a caccia di fantasmi, a pulire orologi e a costruire barche.
La roulotte di Topolino arrivò in Italia soltanto nel 1960, tra l'altro in lingua originale, per essere doppiato poi nel 1979. Sebbene non fu un successo dal punto di vista degli incassi e dei numeri, resta a oggi una delle più gradevoli e avvincenti avventure vissute da Topolino, Paperino e Pippo, alle prese con un road trip scanzonato che mette in risalto il carattere dei tre personaggi.

Fiori e alberi

Prima di Topolino e prima di Paperino, Walt Disney andò a prendersi il suo Oscar nel 1932 per Fiori e alberi, il primo cortometraggio d'animazione delle Sinfonie Allegre prodotto a colori, nonché il primo film realizzato in Technicolor a tre colori dallo studio. La storia del cortometraggio è stata tra le più travagliate, nonché una delle prime volte in cui i fratelli Disney si trovarono in netto contrasto. Roy, che alla storia è passato come l'uomo dei bilanci della Walt Disney Pictures, pretese che Walt finisse il lavoro già iniziato, che era in bianco e nero, ma l'arrivo in corso d'opera del Technicolor di Herbert Kalmus, che permetteva di passare all'utilizzo dei colori, spinse Disney a cestinare tutto e ricominciare da zero, vanificando il lavoro fatto fino a quel momento e buttando una buona quantità di soldi.

E con la società che quattro anni dopo avrebbe dovuto ipotecare la casa dei genitori di Walt per realizzare Biancaneve non fu proprio una grande idea. Fiori e alberi fu, però, un successo incredibile, tanto da fruttare a Disney il suo primo Oscar: le Sinfonie Allegre da quel momento in avanti vennero sempre create con il Technicolor a tre colori, che divenne un'esclusiva della produzione Disney.
In questi anni, quindi, altri animatori come Ub Iwerks e l'altrettanto famoso e importante Max Fleischer, padre di Betty Boop, furono costretti a utilizzare la tecnica a due colori, di inferiore qualità e resa tecnica.

I tre porcellini

Così come Fiori e alberi, anche I tre porcellini è totalmente orfano dei personaggi principali della produzione di Walt Disney. L'idea, diversamente da tante altre volte, venne a Lilian, la moglie di Walter, che a metà del dicembre 1932 iniziò a innestare nel marito la possibilità di poter realizzare un cortometraggio animato dell'omonima fiaba. Oltre a esser stato un successo storico, I tre porcellini sancì anche un nuovo modo, da parte di Walt Disney, di pensare i propri cartoni animati, andando a separare il dipartimento di scrittura da quello dell'animazione.
Intensificò il lavoro sulla sceneggiatura, creando dei caratteri diversi per i tre porcellini, dando loro una connotazione umana e delle accezioni comportamentali che portarono Tommy e Timmy a essere frivoli e Jimmy estremamente prudente, anche nell'approcciare il temuto Ezechiele Lupo.

Costato 22mila dollari, ne incassò 250mila, diventando il cortometraggio di maggior successo della storia dell'animazione. Tra l'altro la canzone portante del film, "Who's Afraid of the Big Bad Wolf?", divenne anni dopo la melodia per schernire Adolf Hitler per tutti gli Stati Uniti, identificando il capo del partito nazionalsocialista come il lupo cattivo.
I tre porcellini, però, non mancò di subire anche la cesoia della censura, come sarebbe accaduto ad Alice anni dopo: Ezechiele d'altronde venne rappresentato come un venditore ambulante ebreo, per espressa volontà della sceneggiatura. Nella riedizione del 1948, dopo i fatti della Seconda Guerra Mondiale, si pretese una correzione di questo stereotipo, rendendo il lupo senza accento ed edulcorando il suo atteggiamento, privato di quell'accento yiddish che gli era stato propinato per un certo periodo.
Nel frattempo, però, il successo fu tale che per la prima volta nella storia si andò a realizzare una linea di merchandising ispirata a un prodotto di intrattenimento. Dalle saponette fino agli orologi, persino gli annaffiatoi vennero brandizzati, generando degli introiti quasi superiori a quanto fatto al botteghino con gli incassi.